PAROLE
DEL QUESTORE
L’anatema
contro le carte Yu-Gi-Oh! “Rovinano l’anima”
Ai
genitori: "Sono un insieme di satanismo ed esoterismo: regalate
altre cose"
La
“sentenza” arriva a freddo, inaspettata senza giri di parole. E
soprattutto da voce autorevole: “Stiamo avvicinandoci alle feste di
Natale. Mi sento di dire ai genitori e a tutti quelli che devono
scegliere di fare un regalo, che non comprino carte dello Yu Gi Oh!
ai loro figli. Si tratta di un concentrato di satanismo e
esoterismo che è dannoso alla psiche. E’ un gioco che
maschera pratiche di occultismo. Comprate di tutto, tranne quelle
cose....”
E’
il questore Benedetto Pansini che parla. Ieri mattina, nel suo
ufficio. Aveva appena concluso il suo intervento sulle novità legate al
nuovo sistema di rilascio dei permessi di soggiorno. Poi ha attaccato
sull’altra questione.
Per
la seconda volta nel giro di pochi giorni così, il Questore, che aveva
già affrontato la piaga del bullismo nelle scuole con un decalogo molto
articolato, affronta un fenomeno che ha a che fare con i giovanissimi (e
quindi i genitori), i loro passatempi e la loro psiche. Stavolta
chiamando in causa un gioco che è popolarissimo tra i bambini. Quelle
carte Yu Gi Ho! vengono infatti scambiate, comprate nelle bustine o
giocate a velocità impressionante anche nelle scuole, e soprattutto
costituiscono un vero e proprio passatempo che manda in delirio
migliaia di bambini. Forse troppo, e in maniera sbagliata, lascia
intendere il questore.
Yu-Gi-Oh!
si legge su Wikipedia, l’enciclopedia on line, è un manga giapponese.
La parola “Yu-Gi-Oh!” proviene da Yuugi ou, che in giapponese
significa “re dei giochi”. La prima pubblicazione del manga de
Yu-Gi-Oh! risale al 1996. Si tratta comunque di una sorta di gioco di
ruolo, che impegna molto i giocatori. E le carte raffigurano spesso
mostri, fantasmi, bimbi terrorizzati.
Ieri,
quando il Questore ha lanciato questa sorta di anatema contro quelle
carte, qualcuno tra i giornalisti gli ha chiesto di descrivere meglio i
motivi per i quali quelle carte risultavano per lui praticamente figlie
del diavolo. Ma il questore non si è dilungato in spiegazioni, tra
l’altro impegnato in Prefettura con il Comitato di sicurezza contro le
stragi del sabato sera. Ha semplicemente detto: “Mi espongo
esplicitamente contro queste carte, che fanno del male alle nostre
anime. Scrivetelo”. E ha chiuso l’argomento. Si tratta ora di
vedere che tipo di reazioni avranno le parole del questore sulle abitudini e le scelte sia dei bambini che dei genitori. Il gioco
(che prevede anche dei veri e propri duelli, con tanto di regole) e lo
scambio di figurine probabilmente continuerà a spopolare. Casomai...,
il questore Pansini potrà sempre dire: “Io ve l’avevo detto”
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