Il cartello petrolifero occidentale...
...polverizzato da una microbomba nucleare nel Taba Hilton
Per anni Taba è stata usata dalle organizzazioni dei servizi segreti occidentali come la “nuova Beirut”, un luogo di ritrovo conveniente ed apparentemente neutrale, dove i terroristi impiegati dal Mossad e dalla Cia potevano pianificare operazioni segrete contro le nazioni del medio Oriente ricche di petrolio. Ma queste agenzie hanno fatto un passo troppo lungo quando, nel tentativo di aggiungere la Russia alla lista delle nazioni da loro colpite, hanno invitato i dirigenti della Yukos a venire da Mosca. Chiunque abbia studiato
l’edificio Alfred P. Murrah in Oklahoma noterà somiglianze molto
evidenti con l’Hotel Taba Hilton in Egitto. Un’onda supersonica da
esplosione ha rimosso nettamente l’intera facciata dell’edificio, e
4 giorni dopo, cioè l’11 ottobre 2004, la ABC ha riportato che “gli
operatori di soccorso israeliani ed egiziani hanno terminato la loro
missione presso il Taba Hilton esploso, riscontrando che e’
impossibile trovare traccia dei corpi”. Con i prezzi del petrolio
tuttora vigorosi sopra il livello mai toccato di 50 dollari al barile,
alla maggior parte dei cittadini Usa sta diventando sempre più evidente
che l’invasione illegale dell’Iraq e’ la prima causa cui
addebitare questo disastro. Se il popolo dell’Iraq
fosse stato lasciato libero di occuparsi del proprio interesse nazionale
senza essere ostacolato dai criminali di guerra dell’emisfero
occidentale, ogni giorno sarebbero tuttora estratti 2 milioni di barili
di petrolio iracheno e i prezzi globali del petrolio si aggirerebbero
oggi attorno ai 24-26 dollari per barile. Tecnicamente parlando, gli altri produttori mondiali potrebbero rimediare al rallentamento se tutti, compresi Russia e Iran, spingessero insieme, estraendo in tal modo abbastanza petrolio da consentire alla Cupola Sionista di New York di fornire nuovo carburante alla macchina da guerra imperiale Usa, con tanto di bandiera al vento, in modo da poter poi attaccare l’Iran e, se possibile, anche la Russia. Ora chiedetevi: se foste iraniani o russi correreste ad aumentare sino ai massimi la velocita’ di estrazione del vostro petrolio, allo scopo di permettere al “Nuovo Ordine Mondiale” di condurre i carri armati Abrams attraverso i vostri confini sovrani, per abusare delle vostre mogli e dei vostri figli indifesi e poi ucciderli? Oh, voi non fareste così? Bene! Bentornati nel mondo reale … Alcuni frequentatori di Internet proclamano freneticamente che il presidente russo Vladimir Putin e’ in realtà parte integrante di una misteriosa (setta) mondiale (detta) “Illuminati” [in italiano anche nel testo originale], che si suppone sia posseduta e controllata da Wall Street, e che egli semplicemente aspetta da Manhattan un segnale segreto, o anche una stretta di mano, per inondare immediatamente il Nord-America di petrolio a prezzo ultra-economico. Forse è triste dirlo, ma
questi frequentatori degli “Illuminati” vengono completamente
ingannati. Questa strategia sta
aumentando in modo artificiale la già critica carenza di petrolio in
Usa, e sta portando alle stelle i prezzi del petrolio. Almeno in teoria,
se questa situazione venisse mantenuta per più di 6 mesi, gli Usa
subirebbero un totale collasso economico, che neutralizzerebbe in tal
modo l'attuale minaccia militare Sionista verso il resto del mondo. Da
molti anni si sa che gli Usa non potranno sostenere il loro consumo di
petrolio sempre crescente se non trovando una sorgente di petrolio
essenzialmente gratuita. Lo Stato Ebraico sopravvive quasi esclusivamente grazie alle donazioni oscenamente generose provenienti dai contribuenti Usa, che sono in larga maggioranza contrari ad esse e di fede cristiana. Ciò comporta che un disastro per gli Usa produrrebbe automaticamente un contemporaneo disastro anche per lo Stato Ebraico. Fu con questo preciso
proposito che la Cupola Sionista pianificò l'Operazione Shekhinah, che
io esposi il 30 gennaio 2002, come piano dettagliato per rubare le
riserve di petrolio iracheno e prevenire in questo modo questo vero e
proprio disastro. Sino ai primi anni ‘80
Beirut rispondeva in modo ammirabile a questo scopo, letteralmente
pullulante di fantasmi Usa ed Israeliani, che allegramente si
incontravano e pianificavano tutti i tipi di misfatti contro le nazioni
musulmane del Medio Oriente. Naturalmente, sotto la legge talmudica ebrea, i libanesi ed i palestinesi erano solo “sporchi gentili”, significando che Sharon aveva l’insano “diritto” religioso di fare tutto quello che voleva, ed il suo appetito per la perversione e la barbarie era insaziabile. Questa infernale situazione sarebbe probabilmente continuata per sempre, se non fosse stato per il misericordioso intervento degli Hizbollah, un nuovo esercito di insurrezione formato e sovvenzionato da Siria e Iran, allo specifico scopo di spingere i terroristi israeliani fuori dal territorio sovrano del Libano. A metà del 1985 gli Hizbollah guadagnarono abbastanza forza da spingere completamente fuori da Beirut Ariel Sharon, il nuovo “re degli Ebrei”, autonominato e clinicamente insano, insieme ai suoi macellai. Teoricamente ciò di cui i terroristi israeliani avevano bisogno per il coordinamento continuo delle operazioni segrete esterne era una località di basso profilo, simile ad una sonnolenta acqua stagnante, in una nazione vicina ed asservita, dove si potessero condurre gli ospiti per incontri, evitando di costringerli a visite molto plateali nello stesso Israele. Alla fine essi scelsero la località di Taba sul mar Rosso egiziano, teoricamente sotto il controllo dell’ossequioso presidente egiziano Hosni Mubarak, che da parte sua era già sul libro-paga della Cia americana. D’altra parte Taba dista solo poche miglia dal porto palestinese di Eilat, il che rende facile far sgattaiolare i visitatori stranieri dentro e fuori dallo stato ebraico senza alcuna necessita’ di imbarazzanti timbri di visto sui loro passaporti. In realtà, sebbene la maggior parte della pianificazione e della coordinazione delle operazioni correlate al petrolio “Shekhinah” e “Iraqi Freedom” avvenissero nei lussuosi hotel di Taba, di rado ci fu bisogno di attraversare il vicino confine con lo stato d’Israele. Giovani maschi e femmine, secondo le personali preferenze, venivano condotti in volo da Il Cairo per abusare di loro a piacimento per pochi shekel, ed i tramonti sulla spiaggia erano particolarmente seducenti. Sebbene il KGB russo fosse ovviamente a conoscenza del ruolo fondamentale di Taba come centro di operazioni segrete, esso rimaneva discretamente sullo sfondo, e solo occasionalmente inviava sul luogo un “turista” o due per controllare la situazione sul terreno e prendere nota dei visitatori interessanti. Molto probabilmente l’Hilton
di Taba oggi sarebbe intatto se il Mossad e la Cia si fossero
accontentati di fare maneggi solo in Iraq, perche’ la Russia sapeva
che i Sionisti vi erano già stati opportunamente indeboliti, secondo il
loro intento già dal momento in cui furono attirati attraverso la linea
di partenza dal Kuwait. L’espressione rabbuiata sulla faccia di Putin quando egli lascio’ un ospedale pieno di bambini russi mutilati a Beslan avrebbe dovuto essere sufficiente per mettere in allarme i Sionisti e dissuaderli da azioni simili in futuro, ma ancora una volta ed in modo da indurre totale disperazione, essi salirono invece un ulteriore gradino di follia. Giusto una settimana dopo
questa folle atrocità che fa vacillare la mente, durante la quale anche
19 elementi delle Forze Speciali russe furono sparati alla schiena dalle
loro ultime fila, l’uomo di punta fiduciario degli Israeliani Colin
Powell rimprovero’ il presidente Putin di “riportare indietro la
democrazia” e dopo ebbe la improntitudine di “istruire” il
presidente russo perché negoziasse una soluzione politica con i poveri
ed oppressi ribelli Ceceni. Anche ciò non sarebbe
bastato a causare la detonazione di una micro-bomba nucleare nel
seminterrato del Taba Hilton, perche’ Vladimir Putin e’ una persona
molto fredda, e sa bene che la Russia può mantenere facilmente a tempo
indefinito il petrolio del mar Caspio al riparo dalla Cupola Sionista. Secondo le mie stime i
cospiratori provenienti dagli Usa, da Israele e dalla Russia erano
seduti da 28 minuti scarsi, quando dal seminterrato sottostante si
produsse una terribile esplosione nucleare, e l’intera ala del Taba
Hilton fu proiettata verticalmente verso l’alto ad una velocita’
pari quasi a quella della luce. La microbomba nucleare fu
fatta esplodere da un telefono cellulare distante più di mille miglia,
e gli operatori erano gia’ profondamente addormentati nel letto. Pertanto il messaggio sembra essere che Vladimir Putin può essere persuaso ad unirsi al “Nuovo Ordine Mondiale” se compensato da denaro, ad un prezzo che io sinceramente spero Wall Street decida di pagare. Voi capite che, per quanto Yugansneftegaz sia indubbiamente grande, essa non controlla gli oleodotti di esportazione dalla Russia. Oops !! Traduzione: MICHAEL SPITZ per Comedonchisciotte ***
|
|
|